

Dio ti salvi spiegato a un bambino
Dio ti salvi è l’ultimo disco che abbiamo registrato. Per farlo siamo stati alcune settimane in uno studio di registrazione nella campagna pisana. Prima della caldissima estate 2015 non sapevamo se mai saremo stati in grado di farlo davvero, poi le cose hanno iniziato ad andare meglio.
Contiene 9 canzoni cantate in italiano con qualche parola in toscano.
Lo studio dove le abbiamo registrate si chiama West Link ed è aperto dalla fine degli anni ottanta. Tra quelle mura, con quei microfoni e quel mixer sono stati registrati molti dischi e tutti o quasi da Ale Ovi Sportelli che ha registrato, missato e coprodotto anche il nostro.
Il mastering di Dio ti salvi è stato fatto sull’Appennino nello studio La Maestà, da Gianni Versari che è uno molto bravo e che ha fatto tantissimi dischi importanti della musica italiana e internazionale. Questo non significa che Dio ti salvi sia un disco importante.
Il disco s’intitola così per via del titolo della seconda traccia del disco. La seconda canzone del disco s’intitola in questo modo grazie a un’espressione popolare ampiamente diffusa che viene utilizzata quando una persona, il più delle volte anziana, ravvede in una persona molto più giovane una grandissima bellezza, un inestimabile talento che non può cogliere e in ogni caso non potrà proteggere.
La foto di copertina ritrae una ragazza che indossa una vestaglia mentre si trucca per il suo matrimonio. È stata scattata da un nostro amico che si chiama Nico Cerri. La grafica di Dio ti salvi è opera di Joe Badile del quale parliamo in un’altra notizia su questo sito.
Il disco è stato preprodotto con l’aiuto di Fabio Magistrali che fino ad un certo punto doveva anche registrarlo, ma poi le cose sono andate in un altro modo.
Alcuni materiali utilizzati per le registrazioni, tipo certi preamplificatori e alcuni microfoni che ritenevamo importanti per fare un buon lavoro ce li ha prestati un nostro amico nonché fonico live Alessio Lombardi. Anche alcune registrazione, tipo le sezioni di fiati le ha fatte lui nel suo studio.
La parti di basso del disco sono state registrate da Michele Vannucchi che al momento della registrazione era il nostro bassista anche se lo vedevamo di rado. Adesso non lo è più, lo vediamo ancora più di rado, questo ci dispiace ma le cose vanno anche così.
L’etichetta con la quale esce Dio ti salvi è Le Arti Malandrine di Bologna. Non è il primo disco che pubblicano dei nostri, anzi il terzo.
Di Dio ti salvi hanno parlato bene in molti, forse quasi tutti. Questo significa che uno che ascolta il disco -cosa che accade di rado – quando ha finito di ascoltare e ne scrive o ne parla, nella maggior parte dei casi ne parla o ne scrive bene. Anche questa cosa qui come le molte altre scritte in questo articolo, significa solo questo e niente di più.
Feb
2016